Enrica Izzo: Radio radicale siamo in collegamento con Mirko De Carli, consigliere comunale e consigliere ANCI del Popolo della Famiglia. Mirko buongiorno e benvenuto.

Mirko De Carli: Buongiorno a voi e bentrovati, è sempre un piacere.

Enrica Izzo: Allora noi non ci sentiamo da qualche settimana c’è un nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni. Come viene detto, un po’ giornalisticamente, è un governo di destra-centro, a volte viene descritto anche come di destra-destra e ci sono già dei primi provvedimenti. C’è la prima crisi con un Paese estero per quanto riguarda la politica di accoglienza e quindi alla crisi dicevo con la Francia, insomma qual è il tuo giudizio su questi primi passi di questo Governo.

Mirko De Carli: Un Governo, guarda, mi verrebbe da dire, come ho detto in due occasioni, di destra e anche orgogliosamente per chi ne fa parte, io lo guardo da osservatore e da parte politica che si è candidato all’opposizione, di questa maggioranza, naturalmente aperto a segnali positivi che possano arrivare dall’azione di governo che è indubbiamente un Governo orgogliosamente di Destra in merito alle questioni principali di politica estera e politica economica, sulla scia di quella che era la linea del Governo Draghi. Non a caso l’abbiamo ripetuto in più occasioni, noi del Popolo della Famiglia, che sembra quasi che ci sia stato un passaggio di consegne, prima ancora della campagna elettorale stessa, tra Meloni e Draghi, rispetto a temi cruciali, per cui se guardiamo alla guerra in Ucraina e rispetto alla politica economica, è un Governo che sulla scia di quello che ha fatto l’ultimo Governo uscente.

Enrica Izzo: Beh per quanto riguarda la guerra in Ucraina, Fratelli d’Italia votò tranquillamente a favore dell’invio di armi.

Mirko De Carli: Già, è quello che ha sempre detto, ma non a caso, ripeto, è un Governo che ha tenuto una linea coerente con quanto dichiarato precedentemente. In merito alla politica nazionale si sta muovendo un po’, mi vien da dire, sulla scia dello stile del governo polacco, che sono gli alleati ormai storici di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo. Se guardiamo quello che fanno in Polonia sono fortemente atlantisti. Fortemente ancorati ad un rapporto sui temi dell’economia, ben saldo con i palazzi del potere di Bruxelles e poi a livello nazionale per esempio, la Polonia ha dibattiti aperti sul tema dei diritti civili, tipo l’aborto e altre questioni in Italia sul tema dei migranti, cioè quei temi identitari tipici della destra nazionale su cui Giorgia Meloni sta consolidando quella luna di miele che è partita con l’arrivo al governo. Personalmente, siamo alla finestra, per ora solo annunci, diciamo che di concreto non c’è tantissimo, su alcune cose guardiamo con favore per esempio sui migranti c’è stato un cambio di linea. Sicuramente va guardato con attenzione però ripeto dobbiamo vedere poi quando arrivano le misure, quelle concrete se si riuscirà realmente a fare un cambio di passo; Per ora mi sembrano più annunci che sostanza, vedremo quello che succederà.

Enrica Izzo: Senti, intanto in campo economico e del welfare c’è stato questo aumento per i pensionati.

Mirko De Carli: Sì questo c’è stato. Un aumento per i pensionati, per gli insegnanti e per il personale scolastico, con il rinnovo del contratto e l’adeguamento del contratto, che era una questione molto attesa, su cui i sindacati hanno applaudito il Governo. Anche qui, ripeto, ci sono piccoli segnali che vanno nella direzione giusta, anche se non dobbiamo dimenticarci che queste scelte erano già state impostate dal precedente Ministro Brunetta, il quale aveva già impostato con il Governo Draghi questo lavoro, quindi va diciamo a continuare un lavoro già pianificato. Sono certamente segnali buoni, e giusti, che vanno nella direzione corretta anche per un dialogo tra forze sindacali e Governo, che questo Paese ha bisogno di mantenere attivo e di mantenere permanente. Però ripeto questo Paese è un Paese che ha dei gravi problemi strutturali, a livello di tenuta sociale ed imprenditoriale, rispetto alle gravi emergenze economiche ed energetiche internazionali. Una parola di di rottura e di cambio di passo questo Governo dovrà inevitabilmente darla, quando la darà lo misureremo su quello perché per ora diciamo sono questioni giuste, ma che non impattano in maniera incisiva nella carne viva del Paese. Tante aziende stanno chiudendo tanti posti di lavoro si stanno perdendo l’inflazione è ancora altissima. Su questo il governo dovrà fare interventi più forti.

Enrica Izzo: Che vuol dire una parola di rottura? E quale rottura auspica il Popolo della famiglia allora?

Mirko De Carli: A questo punto, inevitabilmente, le politiche draconiane non hanno premiato e non hanno pagato. Per quanto riguarda i dati economici strutturali del Paese, abbiamo un’inflazione altissima, abbiamo una disoccupazione che purtroppo, soprattutto nel settore giovanile del mezzogiorno d’Italia risulta essere sempre più drammatica. Abbiamo un impoverimento delle famiglie costante, basta vedere i dati Istat e una disgregazione anche sociale, delle famiglie stesse. Occorrono misure importanti di riduzione del carico fiscale sul lavoro, con il quoziente familiare di intervento sul tema della natalità. Non basta che con Eugenia Roccella abbia la dicitura ministro della natalità per poter affrontare un problema drammatico ed economicamente impattante come questo. Su queste misura bisogna fare delle scelte di campo che ora il Governo ancora non ha nemmeno annunciato. E sicuramente di rottura, che potrebbero creare frizioni anche all’interno della maggioranza stessa. Aspettiamo al varco, sono i temi che ci stanno più a cuore e oggettivamente occorrono non solo annunci, ma misure concrete su cui metterci i soldi. Dove li andranno a trovare e come li metteranno. Sarà uno dei grandi temi del rapporto con l’Europa, con i sindacati, con Confindustria e con il comparto produttivo del Paese.

Enrica Izzo: Va bene, sicuramente ne torneremo a parlare. Naturalmente gli argomenti sono tanti, naturalmente tutti stanno aspettando adesso. Al di là delle polemiche puntuali su ogni provvedimento, soprattutto delle questioni sollevate dall’opposizione e quindi sicuramente riprenderemo il discorso. Poi fra poco arriverà la legge di bilancio, quindi secondo me è corretto lasciarli fare è una delle frasi con cui Giorgia Meloni ha aperto il suo mandato governativo, cioè lasciamoli fare, diamogli quel tempo necessario per preparare delle misure figlie di quella che è la loro visione di Paese, che vogliono mettere in campo e poi misuriamo sul campo. È chiaro che, come abbiamo detto, almeno nel nostro piccolo del Popolo della Famiglia, cercheremo di essere una sentinella, sui temi che caratterizzano la nostra militanza politica, da sempre attiva e non certamente supina o diciamo prona, semplicemente perché c’è una forza politica al Governo che su certi temi ha una sensibilità più vicina alla nostra. Li misureremo sulle cose concrete, come abbiamo fatto con Draghi e faremo altrettanto con la Meloni, sperando di trovare risposte positive.

Enrica Izzo: Va bene, senti, scusa, mi dicevi che ti sei guardato Romanzo Radicale, il film che non è andato in onda ieri sera sulla Rai, in cui si ripercorrono alcune tappe della vita di Marco Pannella.

Mirko De Carli: Quindi, io sono un nottambulo per certi versi, dunque la notte è occasione di studio e di approfondimento. Dopo una serata delle solite, in giro per per cene politiche con amici, mi sono guardato su RAI Play appunto Romanzo Radicale, come ho detto più volte, per me è un onore essere ospite di Radio Radicale, perché pur avendo un impianto ideale alternativo ho sempre ritenuto straordinariamente interessante approfondire una storia popolare autenticamente come quella di Marco Pannella e dei radicali con i quali ci si misura, ci si confronta e nel confronto tra diversi si cresce e ci si arricchisce sempre sempre di più. Per quanto mi riguarda Romanzo Radicale mi è piaciuto per quello che ho potuto vedere come documentario. Ci sono alcuni passaggi davvero molto interessanti e affascinanti, soprattutto sul temperamento, perché molte volte è più bello conoscere l’uomo prima ancora che il personaggio pubblico. E voglio dire che ho riconosciuto un passaggio che mi ha colpito, perché mi colpisce vedere che ha un temperamento molto simile al mio, nel mio piccolissimo. Naturalmente il fatto che era un uomo capace di improvvisare dalla sera alla mattina senza delle regole precise, dal decidere alle sei della mattina di prendere e andare a Giulianova, la sua terra natia e andarsi a fare un bagno o il giorno dopo andare a Pisa dagli amici radicali di Pisa. Ecco quello spirito è un po’ quello che ha fatto nascere il Popolo della Famiglia, tirare su una comunità controcorrente, con le nostre fatiche, con i nostri danari, con il nostra impegno, con la nostra passione. Ci metto pure la fede, perché non me ne vergogno di dirlo e credo che anche se si è diversi, me lo diceva sempre Luigi Amicone che con Marco ha fatto tante battaglie sul tema delle carceri e sul tema dell’amnistia, che si possono trovare punti di incontro straordinariamente incredibili e ci può essere un fascino reciproco, che è sicuramente quello che provo, rispetto alla vostra storia e alla storia di Marco Pannella, che ogni volta ci dà spunti interessanti.

Enrica Izzo: E allora ricordiamo Romanzo Radicale, il film di Mimmo Calopresti. Allora Mirko noi ci risentiremo presto e torneremo a commentare l’attualità politica del momento. Non mi rimane che ringraziarti! Ringraziamo Mirko De Carli e ricordiamo al pubblico a casa che è consigliere comunale e consigliere nazionale ANCI del Popolo della Famiglia.

Mirko De Carli: Grazie a voi e grazie a te! Buona giornata a tutti.

Fonte: Radio Radicale, un’intervista a cura di Enrica Izzo

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