Gli americani, servendosi dei loro vassalli polacchi e svedesi e del supporto anglosassone, hanno compiuto un atto di sabotaggio terroristico di inusitata gravità, danneggiando i due gasdotti Nord Stream1 e Nord Stream2. In particolare Nord Stream 1 è quello che ha riportato di gran lunga i danni maggiori. Con questo attacco, gli Stati Uniti mettono a repentaglio la sicurezza, la vita e la già disastrata condizione economica e finanziaria dei paesi europei.

Anche i sassi hanno compreso che non può esser stata la Russia a darsi la zappa sui piedi da sola, ma che si tratta senz’altro degli Stati Uniti, ad aver compiuto l’azione terroristica, essendo gli unici a guadagnarci, senza tener conto delle risibili e grottesche accuse scagliate da Washington contro il Cremlino.

Di fatti anche la manipolazione statunitense è giunta al capolinea da un pezzo ed oramai sembra più svolgere una funzione di intimidazione che non di convincimento. Oramai è chiaro a tutti che la N.A.T.O. stia agendo nel pieno torto e dispregio della vita e sicurezza mondiali, ancor prima delle libertà e dei diritti civili che dice di difendere.

Vergogna all’amministrazione Biden e ancor più a quei Governi vassalli, di cui l’Italia in prima fila, che sostengono quel Governo terrorista.

Il danno al Nord Stream 1 si estende per ben 1 Kilometro di diametro e questo significa essenzialmente che una riparazione a breve o medio termine è fuori discussione, fermo restando che non è ipotizzabile una data di inizio dei lavori. Tradotto in termini pratici, significa che il Nord Stream 1 è una risorsa tecnica che non esiste più e con lei perdiamo, almeno per i prossimi anni, la facoltà di ripristinare l’acquisto di Gas russo.

Gode come non mai la borsa di Amsterdam e i suoi parassiti, dove il prezzo del Gas, già alle stelle, schizza verso lo spazio siderale.

Solo guadagni dunque per alta finanza e Stati Uniti, che ora non hanno più il competitor russo in ambito Gas e possono taglieggiarci allegramente vendendoci il loro, liquefatto e rigorosamente imposto non essendocene altro, e vendutoci dunque a 20 se non a 40 volte il prezzo di prima.
Per gli Stati Uniti, l’Unione Europea e i mercati privati, è oramai più facile rapinare noi che non portare via le caramelle ad un bambino.

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