Ho ascoltato attentamente e interamente il discorso del Presidente Vladimir Putin pronunciato in occasione della annessione delle Regioni del Donbas e di altre zone della Ucraina orientale i cui abitanti referendariamente si sono espressi quasi al 97% per il ritorno alla Madre Patria.
La prima conseguenza giuridica è che l’ultima annunciata provocazione dell’imperialismo criminale a stelle e strisce di far entrare subito l’Ucraina come membro della North Atlantic Terrorist Organization non potrà avere le conseguenze sperate di giustificare un intervento collettivo della NATO in difesa di un suo Stato membro attaccato, poiché i territori prima indicati non fanno più parte né giuridicamente e né politicamente del territorio ucraino.
Altrimenti, il sacro principio della autodeterminazione dei popoli che ha costituito sempre un laido pretesto per la follia criminale nordamericana per provocare morti e distruzioni in Stati terzi liberi e indipendenti, non sarebbe più invocabile da nessuno.
La bestia ferita, e cioè gli USA, reagisce furiosamente perché è in gioco la sua criminale pretesa egemonica su tutto il mondo e di sottomissione ad essa di tutti i popoli.
La bestia ferita, con l’aiuto di polacchi (forse Hitler e Stalin non sbagliavano), danesi e svedesi hanno compiuto un atto di sabotaggio terroristico di inaudita violenza mettendo temporaneamente fuori uso i due gasdotti Nord Stream1 e Nord Stream2.
È prevedibile che la giusta reazione russa sarà di mettere fuori uso i cavi transatlantici di internet e così il sistema finanziario, bancario ed economico, oltre che monetario, della bestia ferita andrà a farsi fottere.
Ci andremo di mezzo anche noi ma la posta in gioco è chiaramente quella di essere liberi o essere schiavi. Questo è il punto di non ritorno. Questa è la posta in gioco.
Si domanda chi per primo farà uso dell’arma nucleare. Sono sicuro che ci attende una guerra nucleare, ma il primo non sarà la Russia.
Sarà la distruzione sia dell’Europa che degli Stati Uniti d’America, ma la posta in gioco è quella che ho detto: essere schiavi della bestia americana o essere liberi.
Se questo sarà il costo da pagare in perdite di vite umane e di distruzioni materiali, lo si paghi.
Almeno scomparirà dalla faccia del mondo questo infame cancro a stelle e strisce, composto di assassini e criminali fin dai tempi dello sterminio dei nativi d’America.
Non me lo auguro per i tanti cittadini americani onesti ma purtroppo anche loro sono chiamati a pagare questo altissimo prezzo. La loro ultima occasione sono le elezioni di medio termine: rendano inoffensivo il loro pupazzo Presidente che è una penosa marionetta nelle mani del c.d. “Deep State” USA.
Nella situazione attuale non c’è spazio per una replica pur effimera della Conferenza di Monaco mediata da Benito Mussolini per evitare la guerra.
La situazione presente vede inequivocabilmente che la bestia a stelle e strisce vuole la guerra, e allora guerra sia e facciamola finita una volta per tutte con questi gangster e con i loro complici anche italiani.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here