Saranno oramai 40 anni, che la Benetton spinge e promuove ossessivamente il cosiddetto “multiculturalismo”, il meticciato razziale ed il mondialismo e non poteva certo astenersi, in linea con questo orientamento, di promuovere adesso il satanismo, le adozioni da omosessuali e transessuali, il transgenderismo stesso e tutto il veleno inquinante della sottocultura LGBTQ+.
Non è certo un caso, se la fondazione Benetton è stata al centro di giuste ed allarmanti polemiche sulla pedofilia, quando una scuola di Roma si è vista recapitare “opere” d’arte dall’esplicito contenuto pornografico, che ha suscitato la giusta furia dei genitori, che hanno logicamente preteso spiegazioni.
All’interno di questi libri dati in dono ai bambini, si trovano non solo peni, ani e vulve stilizzate, ma vere e proprie immagini esplicite, alcune “tridimensionali”, con tanto di corredo pornografico testuale, inviti espliciti al sesso orale che non lasciano nulla all’immaginazione, così a Fiumicino è scoppiato il caso dei “libri porno di Benetton”.
A sollevarlo alcuni genitori inferociti che, accortisi del contenuto sessualmente esplicito all’interno di quella che doveva invece essere una fornitura-premio alla scuola per aver partecipato a concorsi sul centenario di Gianni Rodari, hanno restituito i libri alla scuola.
Libri contenuti in un bilico di 18 metri contenente 9.000 volumi dei cataloghi delle collezioni Imago Mundi, progetto no-profit di arte contemporanea nato da un’idea di Luciano Benetton, da distribuire alle scuole del territorio.
“Stiamo preparando interrogazioni a tutti i livelli – spiega D’Intino – sia parlamentare che comunale, per capire chi abbia concesso l’autorizzazione a distribuire questo tipo di libri ad alunni così giovani, e chi abbia controllato il contenuto degli stessi”.
Sui social nel frattempo si è scatenata la bagarre, con decine di interventi indignati non tanto e non solo per il contenuto delle opere in sé fatte da artisti, ma per il fatto che i libri siano potuti arrivare nelle mani di alunni delle elementari, e persino delle materne.
La garante dell’infanzia di Fiumicino, Antonella Maucioni così si è espressa: “Fatto gravissimo. Fare chiarezza sulle responsabilità” e ancora: “La tutela e la difesa dei diritti delle bambine e dei bambini deve essere sempre al primo posto nei valori di una comunità”.
“Quanto sembrerebbe essere accaduto ieri in alcune scuole di Fiumicino, cioè la distribuzione ai bambini di libri contenenti espliciti riferimenti sessuali richiede, per la sua evidente gravità, un immediato approfondimento per fare chiarezza ed appurare fatti, circostanze e responsabilità“.
Questo è quanto dichiara in una nota ufficiale, la garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del comune di Fiumicino, Antonella Maucioni.
“La tutela e la difesa dei diritti delle bambine e dei bambini – continua la Garante – deve essere sempre al primo posto nei valori di una comunità, ed è affidata agli adulti che devono vigilare con estrema attenzione e responsabilità perché tali diritti devono essere sempre e pienamente applicati”.
“Nell’auspicare che tali riprovevoli e incredibili fatti, se confermati, non si ripetano mai più, mi appello a tutti gli adulti perché nelle loro mani è il futuro dei nostri bambini” – conclude la Maucioni.