Due anni fa ero in servizio attivo presso un’importante industria ferroviaria e sapevo che in Germania erano stati testati treni a trazione idrogeno. In Italia? Siamo anni luce lontani dallo sperimentare concretamente fonti di energia alternative. Quello che facciamo lo leghiamo ad interessi particolari sospesi tra l’inutile canto del cigno morente e il mostrare buona volontà.

Già da questo momento abbiamo concretamente la possibilità, vista la nostra posizione geografica, di installare pannelli solari ovunque, anche a mare dove la potenzialità è reale e senza vincoli particolari. L’energia eolica è ancora sottovalutata, mentre si caldeggia la capacità di fonti di energia nucleare ancora portatrice di pericoli e di inquinamento, oltre che di smaltimento di scorie radioattive in un paese, o nazione se si preferisce, che non riesce a liberarsi dal peso dello smaltimento dei semplici rifiuti urbani.

Il costo del gas fornito dagli Usa si dimostra argomento vessatorio da parte di chi professa a parole di essere un fedele alleato dell’Europa. Ho idea che un’Europa debole economicamente e militarmente possa far comodo alla superpotenza yankee che teme l’evolversi dell’Europa in Stati Uniti d’Europa, per ragioni facili da dimostrare.

Siamo davanti a un bivio forte dove il concetto identitario di cultura e di tradizione è fortemente osteggiato dai servi inutili della glebe politica.

Di Antimo Ceparano

Fonte: FEAV – MAGAZINE DELLA FEDERAZIONE EUROPEA AUTONOMA DEL VOLONTARIATO TERZO SETTORE

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