INT: Da una disamina veramente incredibile e sconvolgente che ci apprestiamo ad esporre, possiamo comprendere molto chiaramente cosa stia avvenendo in Occidente, ovvero quello che addirittura definire l’omicidio dell’Unione europea e il suicidio dell’Occidente. Un documento che ha generato un vero vespaio la scorsa settimana e che ha coinciso anche con la nostra intervista a Roberto Mazzoni, che è qui con noi per riprendere e ampliare l’analisi, fornendo ulteriori informazioni rispetto all’intervista della scorsa settimana.
Benvenuto e ben ritrovato Roberto.
RM: Buongiorno a tutti.
INT: Allora io volevo dire solo in premessa che questo documento già nell’intervista scorsa avevi dichiarato molto chiaramente in premessa che non non è sicuro che possa essere attribuibile alla alla Rand Corporation. E non è certa la provenienza ma comunque descrive preconizza uno scenario che è quasi a livello geopolitico internazionale che è quasi impossibile da contestare e non riconoscere nella né in quello che sta avvenendo tra l’altro ma dopo ne parlerai tu ma faccio proprio una minima anticipazione nel sempre nell’intervista avevi anticipato avevi comunque premesso che avevi citato un precedente caso identico riguardante la Rand per un documento risalente ancora al 1966 che credo probabilmente vorrai anche riepilogare anche nel negli scenari che dopo venivano descritti in quel documento per capire dopo sì se effettivamente sono avvenuti o meno. Certo Roberto a te la parola da dove da dove iniziamo?
RM: Beh iniziamo da dove c’eravamo fermati. Innanzitutto devo fare una precisazione. Nell’intervista precedente avevo detto che non avevo visto una smentita al documento. Avrei dovuto essere più preciso perché in America abbiamo un punto di vista differente. Devo tradurre i miei, le mie interpretazioni. Avrei dovuto dire non ho visto una smentita credibile. Ecco perché naturalmente è difficile. Trova negli Stati Uniti un giornalista che conosca la storia della Rand che sia disponibile a dare così per buona sulla sulla prima parola una smentita della Rand ma per correttezza anche per l’informazione andiamo a vedere questa smentita cosa dice in modo che voi stessi possiate decidere il valore di tale affermazione. Innanzitutto la smentita è uscita il 14 settembre 2022 e dice un sedicente rapporto Rand fatto trapelare all’esterno che parla di una bizzarra cospirazione da parte degli Stati Uniti per indebolire la Germania, è falso. Ok, quindi la Rand ci dice che il documento è falso, non il contenuto. Perché facciamo molta attenzione. Questo è un fornitore. La rende è uno dei principali fornitori della difesa. Uno dei criteri principali negli Stati Uniti per questo tipo di società che tra l’altro se se si mettono nei guai chiudono perché gli tolgono i finanziamenti e hanno finito di lavorare. È quello di proporre la cosiddetta clausola bowden ability, ossia la possibilità di negare qualcosa in modo plausibile. Perciò questa comunicato stampa prima di essere pubblicato è stato rivisto da una squadra di avvocati che si è assicurato che le parole fossero scelte in modo estremamente preciso, in modo che se domani emergesse qualcos’altro che fosse contrario questa dichiarazione la randa non possa essere tenuta responsabile quindi loro ci dicono. Un sedicente rapporto Rand fatto trapelare all’esterno che parla di una bizzarra cospirazione da parte degli Stati Uniti per indebolire la Germania è falso. Il rapporto secondo loro è falso, non i contenuti che ci sono dentro, ma che poi la ricerca, l’analisi e commenti genuini della Rand sulla guerra in Ucraina possono essere trovati in questa pagina. E quindi? Però vediamo cosa ci vogliono dire, perché mai ci stanno spiegando qualcosa che ci induce a credere che in effetti loro siano estranei a questa situazione che siano in buonafede. No non andiamo a vedere che cosa dice una pagina segnalata e dice analisi approfondite sulla guerra della Russia in Ucraina da parte di Rand. Ok, allora già qui il titolo contiene una falsità di per sé, perché non è una guerra della Russia contro l’Ucraina. Mi sembra che sia coinvolta anche la NATO così indirettamente o direttamente perlomeno ci hanno detto che stanno mandando finanziamenti, stanno unendo, che stanno mandando armi, ne fanno tanta propaganda. La randa è un fornitore ufficiale della NATO quindi è parte in causa e quindi direi che ha un minimo di conflitto di interesse.
In questo caso tra l’altro facciamo un attimo il ricordiamo rispetto all’intervista della scorsa settimana la RAND e la RAND Corporation e il pensatoio diciamo ufficiale del Partito Democratico americano.
Ecco preciso questo fatto no non è adesso è vicino al Partito Democratico perché Partito Democratico al potere prima in passato era vicino di più al Partito repubblicano a seconda di come vanno insomma loro sono vicini a tutti quelli che possono aiutare. È un pensatoio vicino al Pentagono cioè lavora per il Pentagono è una un’azienda che a cui il Pentagono si rivolge per dire dobbiamo fare queste operazioni militari abbiamo questo progetto abbiamo bisogno che ci aiuti a sviluppare una strategia per portare a casa più soldi lavora per noi questa questa è la randa ok quindi bene poi ci dice c’è va bene dice il 24 febbraio 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato senza provocazione un’invasione dell’Ucraina dando il via al più grande conflitto armato in Europa dopo la seconda guerra mondiale. E qui troviamo la prima falsità palese noi non voglio difendere Putin e l’intervento russo in Ucraina, sia ben chiaro, però il fatto che non sia stato provocato ormai credo che sia completamente dimostrato essere falso. No, Gli ucraini sono stati in guerra civile dal 2014, sappiamo hanno anche riconosciuto ufficialmente che la Nato ha partecipato ad armare gli ucraini. Sappiamo che i bombardamenti sul Donbass sono continuati incessantemente, sono aumentati in modo significativo e questo è fatto da agenzie europee indipendenti. Sono aumentati considerevolmente prima che i russi entrassero in Ucraina. Quindi il fatto che sia del tutto non provocato francamente non è sostenibile.
Addirittura Papa Francesco in questo senso si è clamorosamente esposto perché il Vaticano resta sempre neutro sulle questioni geopolitiche, ed è clamoroso che si sia esposto in questo modo perfino perfino il Papa.
Bene quindi questa è la primo punto dopo di che dice l’Ucraina ha avviato una forte difesa nonostante fosse numericamente molto inferiore questa è un’altra falsità sappiamo i numeri gli stessi ucraini ce li dicono all’inizio del conflitto avevano il triplo delle forze armate rispetto alle forze armate inviate dai russi in Ucraina. In più gli Stati Uniti, i soli Stati Uniti, hanno mandato finanziamenti militari pari all’intero budget russo di un anno all’Ucraina per i primi sei mesi. Quindi dire che erano in forte inferiorità. Sappiamo che dietro l’Ucraina ce lo dicono la stessa Unione europea c’è il supporto intero dell’Occidente, quindi diciamo che questa è un’altra falsità palese. Poi abbiamo all’intero diciamo ma i bombardamenti russi sulle città ucraine producono un numero di vittime civili che cresce ogni giorno e anche questa è falso così come viene presentato sia noi sappiamo ci ha detto Amnesty International che gli ucraini per difendersi e per strategia propria hanno deciso di usare i civili come scudi umani quindi inseriscono batterie di artiglieria negli asili e in altri posti, in modo che i russi per contrattaccare devono. Degli edifici civili poi sono stati colpiti anche dei civili la Russia e questo non c’è nessun dubbio ma non c’è una dimostrazione del fatto che sistematicamente i russi colpiscono obiettivi civili ma invece sappiamo che gli ucraini dal 2014 nel Donbass hanno sistematicamente colpito obiettivi civili quindi in praticamente in due soli paragrafi abbiamo quattro quattro falsità clamorose e questo è quello che.
Posso dire che è una media piuttosto alta e difficile, da sostenere, nel senso che è una media di qualità piuttosto alta vuol dire quattro in due in due settimane. Insomma, cominciamo male.
Cominciamo ma cominciamo male e quindi a questo punto cercherò di sintetizzare il più possibile che questo è un documento quello del 1186 che è molto più vasto sono 70 pagine e quindi non possiamo sicuramente vederlo insieme oggi ma giusto per darvi un pò un’idea del perché la Rand è considerata assolutamente poco affidabile negli ambienti informativi degli Stati Uniti in particolare di sinistra e quali sono i pregressi che che la vedono coinvolta. Ok e vi leggo da subito allora innanzitutto il titolo del rapporto la relazione da Iron Mountain che era una località nello Stato di New York. La relazione sulla possibilità e la desiderabilità della pace e leggo subito un pezzo un brano dice dobbiamo sottolineare il fatto che la precedenza data da una società alle sue capacità belliche non è il risultato di qualche presunta minaccia proveniente da altre società. È l’esatto contrario. Le minacce contro l’interesse nazionale vengono create di proposito oppure accelerate al fine di soddisfare le esigenze mutevoli dell’apparato bellico. Sotto in tempi recenti si è trovato praticamente conveniente usare l’eufemismo di budget della difesa per indicare le spese belliche. La necessità per i governi di differenziare tra aggressione che viene identificata come negativa e difesa che viene identificata come positiva, è un sottoprodotto del livello crescente di alfabetizzazione e delle comunicazioni più rapide tra le persone. Si tratta di una distinzione puramente tattica, una concessione all’inadeguatezza crescente delle motivazioni belliche usate dai regimi più antichi. Si chiama fin qui. Questo ci anche fa capire perché nel caso dell’Ucraina insistono molto sull’aggressione russa e i loro sono in difesa si stanno difendendo ok perché questo è il concetto fondamentale poi le guerre non sono causate da conflitti di interessi internazionali. Una sequenza più logica più accurata consiste nel dire che le società che nascono per fare la guerra richiedono e quindi provocano tali conflitti. La capacità di una società di fare la guerra esprime il massimo potere sociale che essa può esercitare. La guerra, che sia in atto oppure contemplata, costituisce una questione di vita o di morte ai massimi livelli e sottopone la popolazione al controllo sociale. Quindi questo è il preambolo cioè è il motivo per cui questo rapporto è stato creato. Sì allora hanno detto siamo negli anni 60 il mondo sta appena finito una guerra mondiale probabilmente si sta avviando verso una pace duratura. Questa non è sostenibile perché per l’industria bellica non è accettabile e secondo noi e se questa bellica economia crolla perché rappresenta addirittura al 10%. Quindi è necessario sostenere la guerra a oltranza perché solo così è possibile mantenere una economia florida e una della Florida e una coesione sociale, perché a quel punto le persone vengono compattate e sono disponibili a obbedire a un governo autorevole, autoritario che le pilota in giro. Bene, allora questo rapporto è stato stilato a partire dal 1963 fino al marzo 1976 e poi divenne l’argomento di un libro che fu pubblicato nel 287. Il rapporto sembra che fosse stato commissionato all’epoca da una serie di nuovi personaggi arrivati alla Casa Bianca, in particolare Robert McNamara, che era il ministro della Difesa sotto John Fitzgerald Kennedy. Quindi stiamo parlando di nuovo di un’amministrazione democratica. In questo caso la connessione col Partito Democratico si manifesta. E proprio in quel periodo gli Stati Uniti lanciarono la guerra in Vietnam. 1973 parte la stesura del rapporto e cosa succede? John Fitzgerald Kennedy, che non era convinto del fatto che la guerra dovesse proseguire. Viene ucciso. E cosa succede? Subentra il vice ok Johnson e che invece Lyndon Johnson che era totalmente allineato con la guerra in Vietnam e quindi portò l’escalation della guerra. Ok, perfetto. Durante la guerra in Vietnam, McNamara poi emerse essere uno dei principali architetti, se non il principale architetto della guerra del Vietnam. E durante tutta la guerra in Vietnam, Robert McNamara continuava a dire agli americani che stavano vincendo e che le cose continuava a migliorare. Bastava continuare, ce l’avremmo fatta. Uno scenario molto simile a quello che vediamo in Ucraina oggi. Salvo che poi la pubblicazione attraverso un altro. C’è un’altra, quella profonda. Nel Pentagono fece uscire i famosi Pentagon Papers, ossia documenti riservati al Pentagono che comunque collaboravano. L’esistenza del rapporto RAND e in più dimostravano che McNamara e compagnia sapevano benissimo che la guerra era persa molto prima che gli americani decidessero di ritirarsi e quindi aveva proseguito la guerra a oltranza semplicemente per perseguirla, per il gusto di portarla avanti. Non c’erano motivi, non c’erano motivazioni valide. In più non dimentichiamoci che il presidente Lyndon Johnson è famoso per aver simulato l’incidente del Tonchino che diede di fatto l’escalation. La scusa undicenne è falso, completamente falso, che poi si dimostrò essere fasullo che che giustificò quindi l’escalation dell’intervento militare americano in Cina in Vietnam. Quindi i rapporto Rand era quello da Iron Mountain dagli anni 60 in avanti è diventato sinonimo di guerra in Vietnam sinonimo di dissimulazione sinonimo di falsità e sinonimo di progetto del Deep State per coinvolgere gli Stati Uniti. In più fu confermato più tardi da un professore universitario, un certo John Kenneth Galbraith, niente meno.
Ecco qua un articolo su Il Washington Post in cui disse che lui era stato invitato a partecipare a questo rapporto e che aveva partecipato, che gli era stato chiesto anche di partecipare alla sua stesura. Naturalmente Lyndon Johnson andò su tutte le furie e ordinò a tutte le ambasciate World Wide tutto il mondo di negare in modo più assoluto intervenire, screditando chiunque riprendesse tale rapporto. E anche Galbraith, naturalmente, fu screditato abbondantemente e da quel momento in avanti io non ho fatto altro che cercare di aiutare chiunque parlasse di tale relazione. Quindi la nel momento in cui lo sente una smentita in automatico è automatica, nel senso che è un riflesso condizionato. Sì ok va bene allora la sintesi del rapporto sostanzialmente è che la guerra soddisfa delle funzioni vitali all’interno società in pratica la società americana e quindi non è irrinunciabile gli Stati Uniti non possono non essere in una condizione di conflitto costante. E se osserviamo quello che è successo dagli anni ’60 in avanti ne abbiamo la conferma.
INT: Direi proprio di sì.
RM: Di sì. Esatto. Ma il gruppo anche sviluppò una cosiddetta metodologia di ricerca che chiamò Piss James. Ossia dissero non siamo convinti di poter essere sempre in guerra e quindi dobbiamo trovare delle attività in tempo di pace che possano simulare gli effetti della guerra e produrre gli stessi effetti, anche se non possiamo farlo in altro modo. E in pratica era un sistema basato su metodi informatici per simulare appunto eventi sociali che producessero danni paragonabili a quelli di una guerra. Vi fa venire in mente le simulazioni del World Economic Forum sulla pandemia o sugli incidenti informatici? Qui siamo agli anni 60. Caso due due a caso, due a caso.
Mi sono venuti in mente in sto momento.
Sì, così, spontaneamente. E poi dicono La conversione delle spese militari verso altre finalità presenta numerose difficoltà. La più grave tra questa deriva dalla rigida specializzazione che caratterizza la moderna produzione bellica, meglio esemplificata dalla tecnologia missilistica nucleare. Le proposte di convertire la produzione di armi per il pubblico di pubblica a scopo benefico sono pie illusioni e non tengono conto dei limiti del nostro sistema economico. Quindi non pensate neanche lontanamente di convertire le industrie belliche in qualcos’altro, perché non si può fare. È inutile che ci provate. Bene, quindi cosa succede? Loro dicono il sistema in generale, il sistema della guerra fornisce la motivazione primaria per mantenere un’organizzazione sociale. Quindi, secondo loro, in assenza di una guerra o di una minaccia di una guerra, la l’organizzazione sociale verrebbe meno. La gente farebbe tutto quello che sarebbe l’anarchia. Tre raccomandazioni finali Abbiamo la creazione di un’agenzia governativa negli Stati Uniti che definisca i criteri moderni per l’applicazione delle funzioni non militari della guerra perché appunto è necessario avere funzioni che non fossero direttamente collegate alla gestione dei conflitti. Questo includerebbe le seguenti voci, ma non solo, e qui riporto dal rapporto calcolare il valore ottimale per le gamme minime e massime delle spese militari in diverse condizioni ipotetiche che soddisfino le seguenti funzioni separatamente e collettivamente. Determinare i valori minimi e ottimali per la distruzione della vita, della proprietà e delle risorse naturali che costituiscono requisito essenziale per dare credibilità alla presenza di minacce esterne essenziali per le funzioni politiche e motivazionali. Ripetiamo, determinare i valori minimi ottimali è scientifico per la distruzione della vita, della proprietà e delle risorse naturali che costituiscono un requisito essenziale per dare credibilità alla presenza di minacce esterne essenziali per le funzioni pubbliche e motivazionali. E poi, e qui corro. Ci propongono una seria alternativa dice sostituiti per la funzione della guerra sostituti e qui vi rileggo integralmente abbiate un attimo di pazienza. Ok, va bene ok, allora partiamo dal primo. Economici..i surrogati economici devono soddisfare due criteri principali devono produrre spreco nel senso generale della parola e devono operare al di fuori del normale sistema di domanda e offerta.
Un economia avanzata come la nostra deve pianificare la distruzione di almeno il 10% del prodotto interno lordo se deve svolgere davvero la sua funzione stabilizzante. Politici. La guerra crea governi stabili perché fornisce alla società una necessità esterna che le fa accettare di essere governata. Il fine ultimo della guerra è la fine della sovranità nazionale, ma questo non significa la fine dell’apparato amministrativo di governo. Una forza di polizia internazionale fortemente armata, sotto il controllo di una corte sopranazionale, potrebbe sostituirsi alla necessità di un nemico esterno. Si potrebbe creare un livello di inquinamento tale da poterlo usare come alternativa al pericolo di distruzione dell’intera specie mediante esplosioni nucleari. Abbiamo già fatto molti progressi nei. L’avvelenamento dell’aria, dell’acqua, delle principali fonti di cibo e sembra promettente, costituisce una minaccia che può essere affrontata solo attraverso il potere politico e l’organizzazione sociale. Si potrebbe aumentare selettivamente il tasso di inquinamento a tal fine. Di fatto, la semplice modifica degli attuali programmi mirati alla riduzione dell’inquinamento potrebbe essere sufficiente per rendere la minaccia concreta molto più in fretta. Un altro possibile surrogato della guerra per il controllo dei nemici potenziali della società è la reintroduzione in una forma, in una forma conforme alla moderna tecnologia della schiavitù. Finora se ne è parlato solo nella fiction come Brave New World di Huxley e 1984 di Orwell, ma le fantasie pubblicate in questi libri con il passare degli anni sono apparse sempre meno fantasiose e sempre più plausibili. l’Associazione tradizionale della schiavitù, con le antiche culture di tipo preindustriale e l’incompatibilità con valori economici e morali dell’Occidente non dovrebbero farci perdere di vista che tale schiavitù sia adattabile alle forme sociali avanzate. Di fatto, è completamente possibile che lo sviluppo di uno studio di una sofisticata forma di schiavitù costituisca un requisito irrinunciabile per il controllo sociale in un mondo senza guerra. Per quanto possa essere sorprendente a livello pratico, la conversione del codice di disciplina militare a una forma estremizzata di schiavitù richiederebbe pochissime modifiche. Il primo logico passo sarebbe l’adozione di un servizio militare universale. Gli esperti nella teoria dei giochi hanno suggerito in altri contesti lo sviluppo di giochi cruenti che possono controllare gli impulsi aggressivi degli individui. Realisticamente, questo tipo di rituale potrebbe essere socializzato usando il modello dell’Inquisizione spagnola e del modello meno formale dei processi alle streghe, usando l’argomento della purificazione sociale, della sicurezza dello Stato o di qualsiasi altra motivazione che sa che appaia credibile alle società post-belliche. Sarebbe anche possibile definire il tipo di individuo antisociale che rappresenterebbe il nemico alternativo, per combattere il quale sarebbe necessario creare istituzioni che controllino la popolazione e mantengano la società coesa, che condurrebbero iniziative inesorabili e senza sosta per impedire a tre persone identificate come nemici di mantenere un lavoro. A tutti i livelli della società e per alienarli dalla società stessa. Non approfondiremo qui le forme specifiche in cui tale programma potrebbe essere realizzato, ma ci limitiamo a notare che esistono ampi precedenti storici nel trattamento riservato nella storia alle categorie sociali ed etniche che sono state considerate minacciose. Ricorda qualcosa. L’obbligo vaccinale. Il quid e tutto il resto. Benissimo. E adesso abbiamo un altro passaggio. Ce ne sono altri. Potremmo stare qui per moltissime ore, però questo mi sembra un altro interessante. Ecologici. Questo il tema ecologico. Considerando i limiti della guerra quale meccanismo di controllo selettivo della popolazione, dovrebbe essere abbastanza semplice concepire sostituti. Non c’è dubbio che ci sia un requisito universale per limitare la procreazione e che un ottimo sostituto per il controllo dei livelli della popolazione sarebbe fornito da l’inseminazione artificiale. Tale sistema riproduttivo avrebbe il vantaggio aggiuntivo di essere suscettibile alla manipolazione eugenetica diretta. Si può prevedere che in futuro sarà possibile sviluppare l’embrione completamente in laboratorio, il che permetterebbe di estendere tali controlli anche oltre. Quindi la funzione ecologica della guerra sarebbe non solo sostituita, ma persino superata da questi metodi alternativi. Sono ancora meglio. E consigliabile un passaggio intermedio già in via di sviluppo, che consiste nel controllo totale della concezione che ha la distribuzione su vasta scala di una pillola con lo spargimento di sostanze nell’acqua potabile oppure all’interno di alcuni cibi essenziali e con un antidoto che permetta di regolarne la portata. Quindi le élite possono avere l’antidoto, e questo è semplicemente abbiamo semplicemente grattato la superficie del rapporto.
Sì, guarda, io ti dico che ascoltare queste cose, cioè che sono non farneticazioni ma sono proprio cose messe nero su bianco pianificate e quindi frutto ovviamente di grandi elaborazioni da parte di 15 scienziati, fa un’impressione veramente incredibile.
Quindi questo è il rapporto originale della Rand che ha speso ogni risorsa per smentire negli ultimi 60 anni quindi non ho dubbi che farà la stessa cosa con questo nuovo documento che di nuovo non sappiamo se è attribuibile alla Rand con certezza e nessuno può dire che sia vero che sia falso, solo un’indagine approfondita potrà stabilirlo. Nel caso di questa questo particolare a Porter Mountain nessuno si è azzardato a indagare sulla Rand in particolare. Ma i Pentagon Papers che sono usciti dal Pentagono in relazione alla guerra in Vietnam, hanno comunque corroborato in modo indipendente e indiretto scusatemi il contenuto di questo materiale e da una montagna di documenti che sono usciti, quindi bisognerebbe andarci attraverso e fare le debite correlazioni ma qualunque sia la provenienza di questo documento e poi tra l’altro appunto perché la Rand nessuno conosce la Aranda in Italia in Italia è un nome e in America lo conosciamo molto bene. Ok per i motivi.
Ovviamente la Rand Corporation è in Italia, la conoscono solo proprio gli addetti, quelli che proprio si informano in maniera molto approfondita, consultano testi eccetera, perché effettivamente è un nome pressoché sconosciuto.
Quindi il punto chiave è che questo rapporto pubblicato negli anni 60 mi sembra definiamo abbastanza preciso tutta una serie di eventi che abbiamo vissuto in questi ultimi anni e anzi dagli anni 70 in avanti e che descriveva un modello piuttosto preciso perché qui è definito in modo dettagliato non è non è una cosa ipotetica che va oltre la singola questione della guerra in Ucraina quindi è su una portata diciamo secolare un progetto di questo genere richiede diverse generazioni per essere realizzato. Però appunto adesso ha fatto una corsa letteralmente e quindi vi vi ho sommerso di informazioni e il rapporto poi presenta tutta una serie di motivazioni per cui sono arrivati a queste conclusioni. Quali sono i ragionamenti che hanno fatto sulle condizioni che volevano evitare perché è indispensabile continuare con la guerra a meno che ci siano delle alternative come quelle descritte. E e anche appunto chi si schierano un pochino gli elementi quelli sono gli elementi in gioco fondamentali però questa è per far capire che spesso viviamo delle situazioni che non sembrano casuali ma non lo sono e soprattutto quando sono situazioni che provocano grandi disastri noi tendiamo ad attribuire. E molte volte c’è anche quel componente. Il fatto che ci siano dei disastri all’incompetenza alla disattenzione alla mancata diciamo volontà di di fare bene il proprio lavoro ma il più delle volte in realtà c’è di più. Ossia questo questi sistemi poi fanno leva sul fatto che ci siano poi personaggi al potere che siano incompetenti se vogliamo o che siano per lo meno consenzienti ma il fatto di avere queste informazioni secondo me e faccio un plauso importante al vaso di Pandora per aver affrontato questo tema che è un tema che secondo me merita di essere affrontato per il tema in quanto tale cioè andare a discutere per esempio sapere oggi chi ha scritto effettivamente i nomi di questi 15 scienziati che all’epoca erano stati coinvolti nel rapporto Harlan Mountain per la Rand e assolutamente inutile. Ci cambia la vita in nessun modo. Ma questo schema, questo scenario che vediamo essersi realizzato ci può far capire dove stiamo andando.
Certo, quindi la cosa fondamentale è la cosa che fa testo alla fine è il contenuto, le teorie che ci sono all’interno, le analisi e le disamine. Quindi è quella la cosa la cosa importante. Abbiamo visto quello che è stato, quello che è stato preconizzato poi in questo documento attribuito alla Rand nel 66 forse non era la Rand eccetera però qui noi col senno di poi abbiamo avuto la possibilità proprio manifestata in maniera chiara di vedere guardando retrospettivamente cioè si è tutto verificato quindi è della Rand non è della Rand. Va beh qui e i fatti poi parlano.
INT: E qui c’è una pianificazione veramente c’è vedi che c’è lo studio una pianificazione proprio di menti che non so poi come definire in questo caso diciamo ma insomma non molto serene voglio dire, mettiamola così per usare un eufemismo quindi volendo io direi sei d’accordo tra l’altro caro Roberto se vogliamo tornare anche un attimo a parlare di quello che preconizza a questo documento che sta circolando.
RM: Sì beh allora stiamo di fatto qualcuno mi ricordo quando uscì il Video sul tuo canale disse anche che guardando gli eventi di oggi sarebbe stato possibile ricostruirla se uno avesse prestato attenzione a quello che succedeva e avesse guardato i vari comunicati stampa ufficiali di enti come le banche centrali piuttosto che associazioni di categoria, piuttosto che vari ministri europei e personaggi coinvolti nella situazione economica europea. E avrei potuto ricostruire la situazione allora il quello che questo rapporto mi l’ultimo il secondo rapporto attribuito a Aranda mi ha aiutato a fare è ricollegare i diversi pezzi che ancora erano un attimino in movimento e ricollegando questi pezzi in effetti è più facile vedere quello che effettivamente sta succedendo allora la Germania sembra secondo l’affermazione della stesse delle stesse associazioni di categoria degli industriali tedeschi avviata verso un un collasso sistemico quindi non stiamo parlando di una crisi un calo di produttività una un rallentamento nell’occupazione stiamo parlando di un crollo sistemico vale a dire potenzialmente il 40% della riduzione della produzione industriale che a livello di appunto una nazione europea avanzata come può essere la Germania ha conseguenze enormi.
Guarda vorrei solo guarda giusto per citare i giorni scorsi il cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato nei Paesi del Golfo Persico in un tentativo direi piuttosto disperato di trovare nuove forniture alternative di di gas ma di fatto è tornato a mani vuote, non siamo abituati a un Paese come la Germania che opera così che naviga a vista che prova, che tenta delle delle sortite disperate, senza una strategia seria, quindi vuol dire che effettivamente qualcosa gli ha messi all’angolo e costretti a improvvisare anche sulle cose più vitali, non è dei tedeschi di una condotta del genere.
La BASF che è la principale industria chimica europea se non sbaglio ha comunicato che dovrà ridurre drasticamente la produttività e non esclude il fatto che possa chiudere completamente i propri impianti. Ora alcuni di questi impianti che sono a ciclo continuo, come abbiamo detto anche nel video precedente, una volta che vengono fermati non è così facile riavviarsi. In alcuni casi sono compromessi, vanno ricostruiti o vanno riadattati, quindi, e sono di un’acciaieria. Quando lo fermi, quasi devi ripartire da zero, devi quasi ricostruire tutto un impianto quindi.
INT: Esatto esattamente quindi adesso io non voglio fare luce del malaugurio e distribuire scenari disastrosi è chiaro che da questa situazione emergerà un nuovo assetto politico direi in Europa inevitabilmente, però questa è la situazione in cui ci troviamo di fronte tra l’altro appunto riportato su diversi analisti che hanno condotto indagini economiche che la situazione non è circoscritta all’inverno 2023 ma proseguirà nell’inverno del 2024 e probabilmente anche nell’inverno 2025. Non sono sicuri ma per lo meno abbiamo due anni garantiti secondo loro di problemi seri.
RM: Il famoso rapporto Randa ci parla di cinque o sei anni che magari sono esagerati ma magari non lo sono. Cioè il punto fondamentale qui che stiamo osservando è che l’Europa è stata dipendente in modo sostanziale da una fonte di economia a basso costo proveniente dalla Russia col gas naturale e che la sostituzione di questa fonte energetica non è possibile in tempi brevi perché la maggior parte produttori alternativi innanzitutto i produttori del Golfo non hanno nessun interesse ad aumentare la produzione. Stanno guadagnando uno sproposito vendendo meno petrolio, ma chi glielo fa fare? Ma ma ma per quale motivo? Perché per fare un favore a Scholz? Non credo proprio. È un cartello l’OPEC che ci si garantisce. Sappiamo che Lavrov ha passato moltissimo tempo in Arabia Saudita, recentemente, per stabilire dei rapporti sempre più integrati con loro sappiamo pure che l’Iran è stato integrato nella Shanghai nell’organizzazione economica di Shanghai quindi insieme alla Cina e alla alla Russia che è un passo molto importante per l’Iran e questo naturalmente ha irritato i sauditi e quindi i russi stanno facendo un grosso lavoro diplomatico per acquietare le acque tant’è che hanno permesso hanno lasciato stanno lasciando che i sauditi svolgano un lavoro di negoziato tra ucraini e russi hanno i sauditi hanno coordinato lo scambio di prigionieri di guerra adesso stanno cercando di si dice perché poi queste sono informazioni totalmente non ufficiali che i sauditi di nuovo stiano cercando di creare le condizioni per un nuovo accordo di pace che tra l’altro era stato raggiunto tra russi e ucraini il 29 di marzo con l’intervento della Turchia e che poi fu bloccato da Boris Johnson in particolare e naturalmente dalla Nato, dagli Stati Uniti e dall’Europa che si opposero al fatto che, tra l’altro, tale accordo prevedeva che i russi si sarebbero ritirati e che avrebbero l’Ucraina avrebbe riconosciuto alla Russia la Crimea e avrebbe riconosciuto l’indipendenza del Donbass. Oggi naturalmente la situazione è diversa quindi l’accordo che si dice venga stia venga portato avanti da dai sauditi che di nuovo sono una delle principali fornitori di energia e che gli ucraini accettino il nuovo status quo vale a dire accettino il passaggio alla Russia non soltanto della Crimea ma anche del Donbass oltre che delle regioni di Cherson e disapprova che i russi hanno occupato militarmente. Quindi è sicuramente una situazione più difficile. Non sappiamo come andrà a finire, non sappiamo neanche se questo tipo di negoziato. Stando avanti, però il fatto stesso che i russi stiano lasciando fare questo lavoro o non smentiscano questa iniziativa da parte dei sauditi e perché vogliono creare rapporti più forti con i sauditi cercando di appianare le eventuali irritazioni provocate sicuramente dal dall’ingresso dell’Iran nell’organizzazione di Shanghai economiche di Shanghai quindi c’è un’enorme lavoro fatto nel Medio Oriente dai russi che in questo momento sono in grande vantaggio Non è che se arriva Scholz oggi dico a me serve un tot di petrolio in più questi sono pronti ad aprire i rubinetti anzi l’Arabia Saudita ha detto che ridurrà la produzione. Questo è il comunicato che è arrivato perché sostengono di avere dei problemi con gli impianti, dover fare manutenzione che in effetti è un punto.
Stiamo parlando stiamo parlando per le nazioni che non usciranno da questa strana giostra che gira intorno all’Ucraina stiamo parlando di deindustrializzazione radicale.
INT: In tutti sì, poi Roberto non parliamo quindi dell’Italia che in questi decenni in questi ultimi tre decenni praticamente ha rinunciato a un certo tipo di di di economia fatta di di prodotti anche di manufatti propri per entrare di fatto paro nella catena di valore della Germania poi oltretutto e quindi essendosi legata a doppio filo alle loro sorti nel bene ma a quanto pare nel male.
RM: Esatto quindi quello che io inviterei appunto e di nuovo ti rendo merito per aver dato visibilità a queste informazioni che hanno totalmente uno scopo informativo poi ciascuno decide la propria testa se ritiene affidabile o affidabile importanti importanti. Non è nostro compito venirvi a dire cosa dovete pensare. Nostro compito è informarvi però guardando questo scenario che che è stato descritto ci permette di capire meglio quali sono effettive problemi che che che che abbiamo davanti e quindi premiare o spingere i rispettivi Governi nella direzione che è più sensata. Abbiamo visto l’Ungheria si sta muovendo correttamente vediamo spaccature tra la Polonia e la Germania che stanno crescendo ci sono spaccature importanti all’interno dell’Unione europea quindi i francesi mi sembra che stiano muovendo con molta più cautela. Hanno capito che la situazione non è così facile. l’Algeria non è pronta a fornire gas in più in grandi quantità, semplicemente non lo è stato.
Tra l’altro la Sonatrach ha proprio appena annunciato che non sarà in grado di sostenere l’aumento delle forniture di gas che era stato concordato qualche qualche mese fa. Un paio di mesi fa, tre mesi fa, a seguito dell’incontro della visita di Draghi, di Di Maio, del ministro della transizione Roberto Cingolani e anche alla presenza della dell’A.D. Di l’amministratore delegato Descalzi della ENI quindi anche quello.
l’Europa ha cercato alternative alla Russia per tantissimo tempo non le ha trovate e parallelamente alla direttive economiche intendo dire e parallelamente cosa ha fatto? Ha smontato o ha spinto diverse centrali nucleari? La Germania sta chiudendo quasi tutte ne sono rimaste tre. Adesso, cara Grazia, forse Scholz ne lascia operative le ultime tre ancora per l’inverno e poi le chiuderanno. Chiuderanno due Sicuramente questa è l’intenzione, senza sostituire con nient’altro che il gas naturale russo e il gas naturale russo è andato. È finito anche perché, come dice giustamente il rapporto, i russi a questo punto non si fidano più. Non dimentichiamoci che Nostri Munno non è stato un progetto promosso dai russi è stato un progetto voluto dalla Merkel che ha cercato di convincere i russi che erano piuttosto restii e poco convinti del fatto che la Germania potrebbe essere un partner valido perché la Germania aveva già guardato in giro e non aveva trovato niente che potesse funzionare con le quantità di energia e ai costi di cui la Germania ha bisogno. Quindi ha è riuscita a convincere Putin e compagnia e gli oligarchi che quello che vogliamo a avviare questo progetto e per un po ha funzionato perché i russi naturalmente hanno guadagnato vendendo il gas e i tedeschi sono riusciti a produrre a costi contenuti perché comunque non esiste nulla di così competitivo quanto un gas russo che arrivi da una condotta diretta. Non ci sono costi di trasporto, non ci sono costi di trasformazione, il prezzo è basso, di partenza che comunque i russi hanno tantissimo gas. Ne abbiamo visto che ne stanno bruciando una notevole quantità e per cui non era la situazione ideale. Rompere questo meccanismo vuol dire togliere l’assetto primario che sostiene l’industria tedesca, l’industria manifatturiera tedesca e una volta che questo assetto primario viene rotto, cosa succede in Europa?
Chi lavorava Berlino ricordo tra l’altro con l’occasione il l’importantissimo sito dove possiamo vedere tutti i video preziosi di gli approfondimenti preziosi di Roberto Mazzoni il sito è www.mazzoninews.com e così l’abbiamo ricordato e quindi è stato uno dei passaggi uno dei tantissimi passaggi interessanti della scorsa intervista della settimana scorsa. Appunto ci dà l’informazione che la Russia e la Cina stanno costruendo un gasdotto per la Siberia che se non sbaglio quindi, passerà attraverso la Manciuria e porterà la stessa quantità di gas nostro direttamente in Cina. Si prevede che sarà finito nel giugno 2023, comunque nel 2023.
Meno di un anno. Perché c’è un interesse comune, c’è un interesse comune a realizzare il progetto. I cinesi sono in grado di costruire queste cose e poi è un condotto via terra, quindi è più e meno complicato che non posare i nostri come nostri muro nel Mar Baltico che naturalmente presenta delle difficoltà molto maggiori. E tra l’altro già adesso i russi stanno usando le condutture che già ci sono per mandare quanto più gas possibile ai cinesi ma stanno anche facendo forniture importanti via nave, ossia con gas liquefatto che poi i cinesi rivendono in Europa. Ok.
INT: Abbiamo una serie di paradossi e le sanzioni esistono. Mi pare che esistano ufficialmente, cioè in favore di telecamera ed esistono a livello mediatico più che esistono.
RM: Più che altro per mettere in difficoltà l’Europa l’Unione Europea. Perché a parte che nell’Unione europea ci sono tante tante nazioni come esempio l’Ungheria che ricevono regolarmente il loro gas, non hanno aderito alle sanzioni e quindi non hanno problemi né di tipo economico né di tipo di riscaldamento. Anche perché, parliamoci chiaro, quando arriviamo a questo autunno e se l’autunno sarà rigido. l’Italia è un Paese un po’ più caldo dalla Germania, però dovranno decidere a un certo punto se riscaldare le case piuttosto che riscaldare, dare energia alle fabbriche. E quindi già si parla per esempio in Germania di un razionamento per cui durante la notte il riscaldamento dovrà essere spento. E e questo comunque comporta dei sacrifici cioè qualcuno dovrà stare senza.
INT: Tra noi c’è Roberto che un conto è spegnere il riscaldamento di notte quando una minima di notte va da cinque o sei gradi, sette magari come può essere Centro-Sud Italia, ma già il Nord Italia è completamente diverso, un conto è spegnere il riscaldamento quando hai una minima come può essere in certe aree del Nord Italia, soprattutto nelle zone montuose montuose o in Germania, dove di notte vai regolarmente qualche grado sotto zero.
RM: Anche parecchi gradi, perché nel Nord della Germania si arriva a -10°,- 15°, -20° gradi. Quindi il punto è che la situazione richiede una soluzione rapida se esiste questa opportunità gestita dalla dalla dall’Arabia Saudita di creare un un accordo di pace con l’Ucraina questo è il momento di coglierla anche perché l’assetto militare in Ucraina sta cambiando rapidamente. La Russia ha mobilitato, ha fatto una mobilitazione mobilitazione parziale di 300.000 riservisti quindi truppe che hanno già servito nell’esercito ucraino non si tratta di ragazzi di leva ma quindi gente che è già stata impegnata magari in teatri di guerra o comunque in operazioni militari russe che verranno utilizzate in Russia o nelle retrovie ucraine per sostituire quelli già esperti che sono presenti e che potranno quindi concentrarsi sul fronte. Questo tipo di evoluzione richiederà probabilmente tre mesi perché sono truppe già preparate. A questo punto sì, finalmente i russi avranno una superiorità numerica e una superiorità numerica, considerando anche le perdite importanti di mezzi blindati persi dagli ucraini nelle ultime offensive, compreso quello di successo di Kharkiv, che nessuno gliela toglie. È stato un grande successo militare, però di fatto ha recuperato meno del 2% del territorio che è stato occupato dai russi. Cosa trovano oggi gli ucraini? Gli ucraini hanno perso gran parte dei mezzi blindati e dei carri armati che erano di produzione sovietica. Allora una cosa importante da capire è che i sovietici hanno sempre costruito blindati e carri armati leggeri, perché le zone, la steppa russa, come pure il territorio ucraino, tendono a diventare fangosi in certi periodi dell’anno autunno piuttosto che primavera. E in più c’è una regola, diciamo non ufficiale, secondo la quale più è pesante un carro armato, maggiore è la manutenzione necessaria per il semplice fatto che il peso grava sui sistemi di trazione. Tutto il resto di tutti i carri armati che l’Ucraina sta chiedendo disperatamente alla Nato. Tutti i carrarmati della Nato sono estremamente pesanti, cosa che i tedeschi hanno già capito quando sono arrivati in Russia a suo tempo. Quindi questo vuol dire che se gli ucraini ricevono armi dai nuove armi della NATO, come stanno chiedendo in particolare carri armati, qui hanno un disperato bisogno. Questi carri armati nemmeno quelli vanno a pioggia, non funzioneranno più, diventeranno degli obiettivi militarmente che possono essere immediatamente colpiti. In più i russi hanno attuato, messo in campo e di nuovo non sto facendo promozione. La Russia sta semplicemente cercando di fare un quadro della situazione in cui ci troviamo al di là della propaganda. I russi hanno messo in campo dei nuovi droni che sono di progettazione iraniana ma di fabbricazione russa. Questi nuovi droni sono particolari perché sono molto leggeri, molto piccoli, quindi possono volare molto bassi e non vengono visti, non vengono intercettati e sono di droni suicidi, quindi in pratica già contengono la bomba al proprio interno, come succedeva negli ultime fasi della guerra che abbiamo visto soprattutto con i lanciarazzi di produzione americana o altri lanciarazzi. Gli ucraini lanciano razzi, poi si spostavano immediatamente, quindi nel momento in cui l’artiglieria russa cercava di colpirla, colpirli con dei razzi o con dei colpi di cannone, questi si erano già spostati con il drone. Così fatto non è più possibile che non ti segue fino a che non ti ha colpito e non ha bisogno di aspettare che arrivi qualcun altro con le bombe. Già, lui una bomba. E stanno funzionando in modo piuttosto efficiente. Stiamo vedendo e ne possono produrre a migliaia perché sono molto leggeri, molto semplice, sono molto economici. Quindi cosa succede che se l’Ucraina non accetta queste nuove condizioni e cerca di porre fine a questa situazione il rischio è che perdano altro territorio perché è evidente che con l’arrivo di 300.000 soldati in più e con l’arrivo dell’autunno e poi del generale Inverno, dove i russi notoriamente si trovano a loro agio a casa.
INT: Bravo, diventa una situazione veramente difficile. Quindi è come nel caso di Vietnam, è una guerra che non ha senso portare avanti.
RM: Giusto per riallacciarsi al documento del ’66. Quindi tutto vero perché abbiamo fatto proprio i parallelismi tra i due documenti.
Perché è impressionante e si trae una situazione identica. Durante la guerra in Vietnam la stampa ufficiale occidentale e in particolare quella americana, naturalmente continuava a dire che gli americani stanno vincendo oppure era prossimo uno stravolgimento della situazione e avrebbero sfondato e avrebbero vinto. E in realtà non era così. Lo sapevano. Sapevano già che la guerra era persa in partenza, ma l’hanno trascinata in avanti per un sacco di tempo, molto oltre quella che poteva essere una una fine giustificata e giustificabile. Tra l’altro, nel caso specifico per un obiettivo che per gli americani non era neanche particolarmente strategico non era a casa loro nel caso dei russi la situazione diversa io capisco che sia anche una soluzione diversa per gli ucraini ci mancherebbe altro gli ucraini hanno dimostrato un incredibile coraggio in questo periodo in questi sei mesi però stati anche massacrati in quantità enormi, quindi è proprio il caso che i due devono convivere non possono portare avanti questa guerra in trincea perché la Russia non permetterà che questa guerra continui per anni benché sappiamo ad esempio la NATO ha sta reclutando mercenari su campo internazionale che a cui fa dei contratti triennali in questo momento quindi hanno già preventivato che la guerra possa continuare tre anni ma io non credo che da Mosca abbiano questa intenzione da Mosca cercheranno di concludere questo inverno.
Ma gli Stati Uniti hanno tutto l’interesse a seguirla perché darebbero due piccioni con una fava cioè tenere impegnata anche economicamente la Russia e indebolire progressivamente anche da un punto di vista economico, ovvero fiaccare la l’Europa, in pratica i Paesi europei, quindi due piccioni con una fava.
Sì direi tre perché allora perché gli stessi Stati Uniti si autodistruggono in questa maniera cioè attenzione gli americani la stragrande maggioranza americani più del 70% ma stiamo parlando del 62 75% sono totalmente contrari.
A questa struttura di popolazione ma anche qui in Italia voglio dire la maggior parte di persone contraria certo.
Quindi purtroppo l’amministrazione che abbiamo il sistema economico che è stato messo in piedi grazie anche a questo rapporto. E poi c’è anche stato un discorso fatto da Eisenhower quando lasciò la Presidenza per descrivere quello che sarebbe successo e che si riallaccia di nuovo al rapporto di Rand. Purtroppo ci sono dei cambiamenti imponenti da fare nella futura politica per consentire una ri riorganizzazione americana che tolga questo, questo, questo focus sulla guerra sui costi perché alle condizioni economiche stanno degradando in modo vistoso e rapidissimamente cioè non paragonabile a quello della Germania però comunque importante comincia a sentirsi non dappertutto una con gli Stati che vanno meglio però gli Stati Uniti nel loro complesso non sta andando bene quindi è indispensabile ormai cercare di sistemare di concludere di trovare un accordo diplomatico di porre fine ai combattimenti. Adesso ci sono stati i referendum in Donbass quindi in due regioni, Donetsk e Lugansk, dove si presume che la grande maggioranza vorrà unirsi alla Russia.
INT: Certo è molto probabile e in più hanno fatto anche gli stessi simili referendum nell’area di Kherson Rozza già occupata. Quindi già lì abbiamo un assetto differente, perché fino adesso i russi comunque hanno condotto questa attività bellica sotto forma di operazione militare speciale, che vuol dire?
RM: Che osservavano di non colpire determinati obiettivi o di ridurre quelle sei attacchi sulle infrastrutture civili. Nel momento in cui diventa territorio russo ufficialmente e lo potrebbe diventare entro il 30 di questo mese perché fatto il referendum se referendum è favorevole si va alla Duma la Duma approva la legge con cui riconosce ci sono una serie di passaggi diciamo formali e con la firma finale di Putin però entro il 30 settembre questi territori se tutti dichiarano in maggioranza di aderire possono diventare territorio ufficialmente russo. A quel punto qualsiasi attacco da parte degli ucraini diventerebbe una guerra contro la Russia e bisogna dare anche merito in ogni caso al regime di Kiev perché durante i referendum, contrariamente a quello che stava succedendo nei giorni precedenti, abbiamo registrato per lo meno nella città di Donetsk un cessate il fuoco quindi hanno smesso di sparare per la prima volta nella 2014 non ci sono stati colpi sparati sulla popolazione della città. Il che lascia indicare che anche per loro la cosa sta cambiando prospettiva si rendono conto che mentre prima in ogni caso al di là di quello che era la propaganda che abbiamo visto e che abbiamo visto dalla Rada ampiamente alimentata e questo è un dato di fatto nella smentita che i russi abbiano invaso l’Ucraina senza provocazione in realtà i russi hanno mandato secondo un accordo che hanno fatto con le due repubbliche indipendenti del Donbass, delle truppe di supporto che poi venivano comunque coordinate anche dai governi locali. Da gran parte del compartimento di fanteria è stato fatto training del Donbas contro ucraini dell’esercito regolare. Infatti i russi hanno avuto pochissime perdite, che sto parlando di 6000 uomini secondo quello che dicono loro, però, rispetto a le perdite stimate per gli ucraini che sembra di nuovo che siano su dati ufficiali ultimi siano siano 60.000 i caduti quindi 1/10 proprio perché hanno messo in campo altre forze che erano direttamente interessate nel momento in cui queste zone diventano territorio russo a quel punto tutto l’esercito russo è mobilitato e anche la strategia bellica cambia. Quindi questo è il momento perfetto per raggiungere un accordo, per raggiungere una quadra e dire “ok io prendo questo tu prendi quello”, come hanno fatto con lo scambio di prigionieri.
Fonte: IL Vaso di Pandora
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