La forte crisi economica che affligge l’Italia, sta vedendo i prezzi impennare costantemente, in un rialzo che sembra non avere un limite. A tale proposito, la Banca Centrale Europea, guidata da Christine Lagarde, ha messo in campo la sua ricetta (a suo dire benefica), che consiste in niente meno che aumentare i tassi di interesse.

Christine Lagarde, guida la BCE secondo la scuola di pensiero Neoliberista, che sostiene la possibilità di abbassare i prezzi, alzando i tassi di interesse; questa è una teoria economica in tutto simile alla maggior parte delle altre teorie neoliberiste, che si contraddistinguono per essere il solito “Cavallo di Troia”, che viene presentato in un modo, finendo invece per dimostrarsi qualcosa di completamente diverso e nocivo verso l’economia reale, solo vantaggio delle banche e della finanza internazionale, proprio come il falso e criminale mito del pareggio di bilancio.

Osservando di fatti, il risultato della nuova iniziativa della Banca Centrale Europea, vediamo che alzare i tassi d’interesse, non sta che facendo cadere a ruota libera quel po’ di stabilità economica rimasta, precipitandoci in un abisso fatto di mutui andati alle stelle e di una mazzata mortale sul costo dei mutui necessari alle imprese per lavorare.

Il Consiglio Direttivo della BCE, guidato da Christine Lagarde, ha dunque deciso per un rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base, portando il tasso sui depositi allo 0,75%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali all’1,25% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale all’1,50%.

Tale provvedimento, oltre che affossare famiglie ed aziende, non sta affatto scalfendo l’inflazione, che sta oramai volgendo a farsi stagflazione, piuttosto, gli unici benefici autentici e riscontrabili sono quelli che stanno totalizzando le banche attraverso questi ghiotti incrementi dei tassi, che adesso gli istituti bancari possono legittimamente esigere dai loro clienti.

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