Carlotta Toschi: Cari amici benvenuti, ci troviamo qui nel salotto di Carlotta con Mirko De Carli e oggi parliamo del suo nuovo libro Dissidenti con Vaclav Havel. Grazie Mirko, benvenuto! Grazie per il tuo tempo.
Mirko De Carli: Grazie a te, grazie a tutti voi. È un piacere essere ospite del salotto di Carlotta e poter presentare a chi ancora non ha avuto modo di poter vedere l’anteprima che abbiamo fatto sui social dissidenti con Basaglia, Babel.
Carlotta Toschi: Intanto presentiamo Havel. Devo dire che prima che me lo facesse conoscere Mirko non lo conoscevo. È stato scrittore, fondatore di Charta 77, leader del dissenso cecoslovacco, ed è stato eletto presidente della Repubblica a dicembre 1987. Nella sua vita, per via dei numerosi arresti ed anni di carcere, ha subito molti interrogatori. Con grande senso, più humour chiamava interrogatori a distanza le interviste a distanza, perché si faceva mandare le domande, poi rispondeva per iscritto. Anche oggi facciamo una breve intervista con Mirko, che spero non si trasformi in un interrogatorio. A te, Mirko, di che cosa tratta questo volume?
Mirko De Carli: Questo volume principalmente vuole essere un bignami di resistenza in questi anni venti che definisco nelle mie interviste periodiche maledetti anni venti anni venti complicati, difficili, dove impianti ideologici spesso violenti dominano il pensiero della società. Ho voluto avere un Virgilio, un Virgilio da seguire da guida in questa analisi di questi tempi attraverso un colloqui in amicizia come fossimo seduti davanti a un caffè al bar con il giornalista Gianluca Vagabondi. E quale miglior Virgilio nel nostro cammino di Vaclav Havel, un uomo che ha segnato la mia gioventù, un uomo che ha caratterizzato la mia formazione culturale, universitaria e politica con il libro Il potere dei senza potere che ha partecipato al mio primo giro per l’Italia, Penso che abbia risentito queste parole più e più volte, abbia comprato o letto una copia del potere dei senza potere, perché è un libro assolutamente formativo. Vaclav Havel incarna quella posizione umana, culturale e politica di cui oggi abbiamo un disperato bisogno, ovvero quella della dissidenza davanti a ideologie che vogliono cancellare, ledere l’umanità nella sua identità più profonda, nelle sue radici più profonde. Serve essere dissidenti, cioè non aderire al potere dominante, costruire un percorso di luce che illumini le zone, i coni d’ombra degli impianti ideologici presenti d’oggi, affinché riaffiora l’umanità delle persone. Quel senso religioso che non vuol dire avere fede, vuol dire avere contezza di quello che è il proprio desiderio, la propria umanità, affinché ognuno possa scoprire la propria strada e non sia lo Stato, l’ideologia, un potere del momento a definire qual è il destino di ognuno di noi.
Carlotta Toschi: Un volume scritto a quattro mani insieme a Gian Luca Val Poldi. Sarei curiosa di conoscere qualche retroscena di come si scrive un volume a quattro mani. Com’è nata questa collaborazione?
Mirko De Carli: Una collaborazione che è nata principalmente dal piacere di prendere per mano una storia e attualizzarla oggi. Come dice bene Gianluca in alcuni suoi interventi è nato tutto da un Val Bondi. Ti va di fare un libro con me, frutto di uno delle mie intemperanze? In una tappa del Giro per l’Italia del 2019, quando appunto a Genova incontrai fisicamente per la prima volta l’amico Gianluca. In questo senso noi partimmo allora con l’obiettivo di voler portare nell’anno seguente al Meeting di Rimini, una riflessione nell’anniversario Divas, la label. La pandemia. Le complicazioni dovute a due anni difficili che abbiamo attraversato hanno completamente stravolto non il cuore di questo volume ma il lo strumento che è diventato questo volume. E da quel giorno ovvero da quest’estate quando abbiamo deciso di scriverlo chiacchierando al cellulare insieme e riportando quelle conversazioni lo vedrete anche nello stile letterario non è uno stile letterario da romanzo, ma è uno stile letterario da conversazione. E come se il parlato fosse tradotto in scritto. Abbiamo deciso di dare un bignami di resistenza. Di questi tempi abbiamo voluto capire come fosse possibile oggi non essere identificati come dei terroristi, ma essere identificati come donne e uomini che non vogliono conformarsi al conformismo ideologico di questo tempo.
Carlotta Toschi: Come mai questa scelta, a mio avviso particolarmente innovativa e intelligente, di impostare il volume come una chiacchierata?
Mirko De Carli: Abbiamo scelto di impostarlo come una chiacchierata proprio perché nel corso della preparazione di questo volume volevamo che fosse un manuale da mettere in tasca. Vedrete le dimensioni, vedete il formato, vedrete anche il costo, che è un costo da universitario con pochi spiccioli nella tasca. Abbiamo scelto proprio come il bignamino che in università ognuno di noi pensa abbia portato, ovvero un piccolo manuale che ti serve per rispondere alle domande che tante volte ti sono poste dall’amico conformista al bar che ti serve per rispondere al genitore che tante volte se ti vede andare controcorrente ti guarda tipo caro Marziano, ti scrivo. Insomma, una modalità diversa per dare a questo volume quella volontà di essere usato, di essere sporcato, di essere macchiato da un caffellatte, di essere sostanzialmente vissuto. E in questo senso Havel era questo tipo di persona. Non aveva il potere come ambizione personale, ma aveva nel potere la consapevolezza della possibilità di cambiare le cose e di riportare nel vocabolario della sua gente, dei suoi amici, di quel piccolo manipolo di donne e uomini con cui si batteva sin dai tempi della dissidenza al regime sovietico, una possibilità di riportarla nel vocabolario della gente. Ecco quello che vogliamo fare noi, questo piccolo manuale a questo scopo.
Carlotta Toschi: Tre domande in una a chi è indirizzato il volume? Chi sarà il lettore tipico? E per quale motivo suggeriresti a un ipotetico nuovo lettore di acquistare il libro?
Mirko De Carli: A chi è indirizzato. Non sono così giornalisticamente professionale come Gian Luca che nella 4.ª di copertina del libro ha indicato a chi è rivolto e perché, cosa è stato scritto questo libro. Quindi vi creo già un attimo di suspence nell’andare a vedere la 4.ª di copertina che abbiamo pensato con Gianluca, senza mettere le nostre fotografie, perché non ci interessa commercializzare il nostro volto, ma ci interessa far arrivare i contenuti di questo volume. Personalmente mi viene da dire a tutti gli zeri del mondo. L’ho detta citando quell’artista che ha segnato il mio percorso umano e di musica che è Renato Zero, che scrisse questa canzone cantata per la prima volta nella mia città che è Ravenna e cantata con Mina, la più grande voce della storia italiana. Una canzone che vi invito a andare a vedere ed ascoltare su YouTube in un istante. E quelle persone che appunto non sono prese in considerazione da nessuno. Quelle persone che sono nell’ombra delle vetrine patinate dei giornali, che parlano dei potenti, che parlano di quelli che contano, quelle persone che tante volte fanno grandi cose ma sono talmente grandi da non essere viste da nessuno. Ecco, noi vogliamo portare il riflettore a queste storie che sono le storie dei dissidenti di questo tempo. Chi è il lettore tipico? Io penso agli universitari, è una delle grandi sfide che ho già. Quando ero all’università mi ponevo sempre la grande questione di far arrivare una rivoluzione culturale partendo dall’università. Se pensate, i grandi movimenti di liberazione sotto i regimi totalitari sono nati nelle università. La Rosa Bianca, una delle storie che mi ha più affascinato, nasceva proprio da un manipolo di universitari che andavano facendo manifesti che lanciavano nelle sedi universitarie. Per me è stato questo quel periodo universitario che a me non ho concluso in termini di studi, ma che ho vissuto con un’intensità stupenda e assolutamente affascinante. Quindi spero che mi chiamino in tante università a presentarlo, anche se il cuore di questo percorso sarà riportare la speranza dentro le carceri italiane. Poi, se avremo modo di parlarne, ne parleremo più approfonditamente in altre interviste. Per quale motivo suggerirei ad un ipotetico nuovo lettore di acquistare il primo perché costa poco, è una cosa che non dicono tutti, ovvero che con 12€ potete prendere in mano una cosa interessante. Oggi di solito libri di questo genere viaggiano almeno a cifre da 18, 17 18€ quindi primo questo e credetemi che è una scelta non è una una imposizione dell’editore è una scelta del sottoscritto e del giornalista Val Bondi ma al di là di questa battuta perché consiglio di acquistarlo perché oggi c’è bisogno di ossigeno quello che si legge è tutta roba che non dà respiro, è tutta roba che vi incatena alla realtà dominante, cioè a quel pensiero diffuso, mellifluo, che trovate nei giornali, nelle televisioni. È roba già vista, è roba che se uscite la vedete tutti i secondi. Questa roba qua non la trovate in commercio per cui o venite da De Carli vagabondi a leggervi dissidenti con vaso Babel nel salotto di Carlotta come in questa occasione prestigiosa che abbiamo questa sera di parlarne oppure non la trovate da altre parti quindi ne vale veramente la pena.
Carlotta Toschi: Ho trovato questa riflessione di Havel l’individuo ha perso il coraggio di prendere posizione perché è più semplice lasciare le cose come stanno. L’alternativa non è fra Occidente ed Oriente, fra socialismo e capitalismo, ma fra una forza impersonale, anonima e responsabile e la responsabilità concreta dell’individuo e della collettività. Quanto di quest’affermazione si respira nel tuo volume?
Mirko De Carli: Oggi è evidente che il personalismo che ha caratterizzato il protagonismo dei cristiani nel corso degli ultimi 2000 anni della storia, sta subendo lacerazioni nell’Occidente, in particolar modo importanti e significative. Questo passaggio di Havel ti ringrazio per avercelo ripreso, anche perché tanti passaggi di Havel sono ripresi dentro al volume. Dissidenti con base navale è un passaggio decisivo. Il problema Havel lo definiva in questi termini Non è un problema di rapporto tra potere contro potere. La nostra sfida non è creare un contro potere per abbattere un potere, ma la nostra sfida è portare luce dove c’è ombra. Cioè illuminare con il linguaggio della verità che Havel lo definiva un linguaggio preminentemente usa proprio queste parole politico Pensate oggi di immaginare il linguaggio della verità usato in politica? Sembra una cosa contraddittoria in termini invece Havel la definiva uno degli elementi base per una politica seria, credibile e autorevole. Portare il linguaggio della verità dentro la politica e far sì che il potere frutto di quell’ideologia violenta dominante oggi venga abbattuto dalla verità stessa e non da un contro potere che noi siamo chiamati a costruire. Tante volte la sintetizzo con queste esperienze concrete raccontate dalla a me da monsignor Luigi Negri che saluto in cielo. In dopo la sua dipartita ebbe a raccontarmi appunto in alcuni colloqui che Havel diceva non ho bisogno di soldi non ho bisogno degli americani non ho bisogno di altro che delle vostre preghiere e che raccontate le nostre storie traducendole nelle vostre lingue, affinché si crei un movimento di popolo autenticamente libero, in preghiera, a sostegno della nostro cammino di liberazione nella comunione con Cristo. Ecco, è questo che noi oggi guardiamo con grande attenzione ed è quella responsabilità concreta dell’individuo e della collettività il fatto che rispondi di quella che è la chiamata che la realtà ti mette davanti.
Carlotta Toschi: Un volume che si presenta a 360 gradi di senso Società. Politica. Economia. Ideologia. Verità e menzogna. Europa. Senso della vita e speranza. Il tutto introdotto dall’incipit dell’onorevole Mario Adinolfi. Una riflessione su questa introduzione.
Speaker 2: Di Nolfi non poteva essere altro che lui ad aprire questo volume con una sua preziosa e personalissima introduzione, perché è la persona che ha segnato, in un’amicizia fraterna, dentro al percorso politico dei miei ultimi dieci anni, il taglio e il profilo del mio fare politica oggi e negli ultimi anni. Questo senso la compagnia anche di un padre spirituale come il cardinale Matteo Maria Zuppi, il quale ha seguito da vicino ed è stata con Mario Adinolfi la prima persona che ha potuto leggere il volume in anteprima, ci accompagna anche senza aver scritto nulla di parole su carta in questo percorso e ci dà un conforto spirituale importante nel comprendere e nell’avere contezza dell’utilità di questo volume oggi e soprattutto in questo senso. Quindi, penso che l’introduzione dell’amico Mario voglia essere anche la testimonianza di un filo rosso che continua tra coloro che allora prendevano le storie e le testimonianze di questi dissidenti, andando oltre Cortina, come fece Adinolfi con i giovani cristiani impegnati in politica di fine anni 80. E noi giovani di oggi che dobbiamo riandare a prenderci per mano queste storie, leggendo i volumi e cercando di fare un lavoro che è quello che abbiamo tentato di fare con Gianluca. Attualizzare questo pensiero, renderlo masticabile oggi a chi si trova in modi e forme diverse, a dover vivere quella stessa esperienza della dissidenza della seconda metà del Novecento nei Paesi dell’est Europa. Quindi aprite e sfogliate le prime pagine che sono come l’antipasto in un buon ristorante. Se l’antipasto è buono, state certi che il primo, il secondo saranno una delizia da non perdere.
Carlotta Toschi: Ecco, colgo l’occasione hai detto quando possiamo sfogliare il tuo libro, dove possiamo trovare te ed i tuoi libri.
Mirko De Carli: Dissidenti con Slava Babel. Ora è ordinabile attraverso la prenotazione via mail alla mia mail personale. A noi piace essere molto personali nel modo con cui arriviamo al lettore De Carli, Mirco, Mirco con la kappa voglio chiarirlo dato che siamo diciamo in modalità audio e non scriviamo su carta. Chiocciola gmail punto com ripeto De Carli Mirco chiocciola gmail punto com. In questo modo potete avere la copia personalizzata con la firma e la dedica dell’autore. È un modo nuovo che abbiamo voluto mettere in piedi e che penso piaccia già in tanti. Devo essere sincero e sono molto felice. Hanno fatto la loro richiesta, hanno già preordinato la loro copia. Dal 25 abbiamo avuto una settimana in più rispetto al programma preventivato. Abbiamo la possibilità di acquisto on line su tutte le piattaforme, da Amazon e ovunque, come già avvenuto con la mia prima fatica letteraria. Le radici verso l’alto che in tanti di voi hanno avuto modo di leggere e lo potete trovare anche nelle librerie in giro per l’Italia. Il volume sarà anche in formato audio libro. Ringrazio Carlotta che è stata colei che ha suggerito questa versione, soprattutto per coloro che non sono in condizione di poter leggere, ma solo di ascoltare. Nei prossimi giorni sarà conclusa l’elaborazione. Per quello siamo partiti un pelo tardi, con la diffusione del libro sulle piattaforme editoriali on line, ma siamo felici di poter aver predisposto anche questa modalità dove potrete trovarla sia on line ma anche di presenza. Perché parte il Giro per l’Italia già è partito con una prima tappa di incontri e iniziative a Latina e continuerà a girare per incontrare realtà che abbracciano il pensiero che è al centro di dissidenti con vaso lavabile con presentazioni per tutto l’anno. Quindi credo che ci saranno tante occasioni per vederci, tante occasioni per abbracciarci e tante occasioni per leggere e prendere la vostra copia personale autografata. Di dissidenti con base alla Babel. Aggiungo un’ultima cosa, ringraziando Carlotta dell’ospitalità nel suo salotto che potete prenotare anche la vostra data personalizzata nel giro per l’Italia. Quindi sempre alla solita mail De Carli Mirko chiocciola gmail punto com come già in 19 hanno fatto potete chiedere di poter avere Mirko De Carli e la presentazione del libro nella vostra città nel vostro Paese nella vostra realtà territoriale un’occasione da non perdere.
Carlotta Toschi: Ringraziamo quindi Mirko gli facciamo un grandissimo in bocca al lupo per tutte le presentazioni e un ultimo saluto ai nostri ascoltatori.
Mirko De Carli: Non posso far altro che salutarvi col motto di una vita sempre in lotta.
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