Joe Biden avrebbe perso la pazienza in una conversazione telefonica con Volodymyr Zelenski dopo l’ennesima richiesta di aiuti del presidente ucraino per contrastare la Russia nel conflitto in corso. Il dialogo risalirebbe allo scorso 15 giugno, secondo quanto diffuso nelle ultime ore dalla televisione statunitense NBC. In quei giorni il presidente degli Stati Uniti aveva appena annunciato un pacchetto di aiuti da 1.000.000.000 di dollari e lo avrebbe comunicato a Zelenski in un colloquio telefonico, come avviene di consueto quando Washington sblocca nuovi fondi di sostegno a Kiev. A quanto pare Zelenski non avrebbe però mostrato piena soddisfazione, chiedendo ulteriori sostegni attraverso una lista con tutte le altre necessità ucraine. Biden allora avrebbe alzato la voce dando del ingrato a Zaleski. La notizia, riportata dalla BBC, si basa su quattro fonti dell’amministrazione statunitense, molto ben informate e coperte dall’anonimato. Nella telefonata Biden avrebbe detto a Zaleski che il popolo americano è stato piuttosto generoso e sta lavorando duro per aiutare Kiev. Di fronte all’insoddisfazione del presidente dell’Ucraina, Biden avrebbe risposto a Zelenski che avrebbe dovuto mostrare maggiore gratitudine. Un dialogo teso avvenuto quattro mesi fa e da allora i rapporti tra i due sarebbero migliorati, hanno assicurato le stesse fonti alla BBC. Dopo l’accesa telefonata, Zelenski aveva ringraziato pubblicamente Biden per il supporto. La notizia, però, non può che lasciare il segno in questo periodo. Intanto perché se tra i due presidenti c’erano tensioni già a giugno, non è da escludere che ci siano state discussioni dello stesso tenore anche negli ultimi mesi, dato che Zelenski ha più volte bacchettato gli alleati perché, ha sostenuto il presidente ucraino, gli aiuti ricevuti sarebbero insufficienti. E Zelenski lo ha sempre fatto pubblicamente. Un atteggiamento che avrebbe causato il nervosismo di Biden nella telefonata di giugno. L’altro aspetto di riflessione riguarda le imminenti elezioni americane di metà mandato, che probabilmente cambieranno gli equilibri nel Congresso e così potrebbero influire anche sui sostegni a Kiev. Stando alle cifre di due settimane fa, gli Stati Uniti avrebbero fornito all’Ucraina circa 20 miliardi di dollari di aiuti. E proprio il Congresso aveva approvato alla fine di settembre un pacchetto da 12,3 miliardi di dollari. Dopo le elezioni del prossimo 8 novembre, però, potrebbe esserci un Congresso a maggioranza repubblicana che si inserirebbe a gennaio 2023 e potrebbe dare una brusca frenata all’assistenza militare fornita all’Ucraina. La Casa Bianca starebbe infatti preparando un nuovo pacchetto da circa 50 miliardi di dollari e Biden potrebbe nuovamente confrontarsi con l’ostruzionismo repubblicano. Ma anche di una parte dei democratici. Sarebbe proprio questo contrasto all’interno della politica statunitense che poi rallenta l’invio di sostegni all’Ucraina. Il nuovo pacchetto, comunque, è segno che il conflitto potrebbe durare ancora molto. Un’altra fonte dell’amministrazione statunitense ha infatti dichiarato sempre all’NBC che non ci sono segnali che la guerra finirà presto.