L’ideologia di genere è una corrente di culturale di pensiero che si autodefinisce liberale (pur essendolo ben poco, per le ragioni che analizzeremo). Tale pseudo-cultura afferma che i ragazzi possono essere considerati ragazze, solo per il fatto di desiderarlo e per converso che le ragazze possano essere considerate ragazzi, unicamente in virtù di un atto di volontà. Questo ragionamento, ovviamente non considera la violenza psicologica subìta da chi debba accettare di dover sistematicamente definir tondo ciò che è quadrato, solo perché qualche duno ha deciso che possa essere offensivo ed abusivo potersi esprimere su qualcosa di oggettivo, quando ciò sia in contrasto coi sentimenti o i desideri di qualcuno.
L’ideologia di genere afferma dunque che il genere non si basi sulle differenze biologiche tra uomini e donne, ma dalla loro volontà e che per questo motivo possa essere scelto a piacimento; su queste deliranti basi, la pseudo-scienza dell’ideologia di genere ignora volutamente le scomode (per i genderisti) differenze fisiologiche e riproduttive tra uomini e donne, nonché la struttura genetica dei maschi e delle femmine, caratterizzata dalla presenza dei cromosomi X e Y negli uomini e di due cromosomi X nelle femmine.
Non sorprende che l’ideologia di genere sia il Cavallo di Troia per altre ideologie pseudo-liberali, architettate essenzialmente per essere distruttive e in grado di minacciare la famiglia tradizionale, dunque il tessuto sociale sin dalle fondamenta. Le ideologie proprie del genderismo includono femminismo, aborto, matrimoni e adozioni tra persone dello stesso sesso, comunismo, tra le molteplici.
Una radicata strategia politica, che troviamo sovente nella militanza dei gruppi che credono nell’ideologia di genere è la “cultura della cancellazione”, che tenta di eradicare ogni traccia culturale, politica, ideologica od artistica incompatibile con la snaturata visione propria delle ideologie gender. Questo comportamento dimostra che l’obiettivo autentico di queste ideologie, non è che l’asservimento totalitario della popolazione attraverso un fortissimo controllo sociale, ottenuto con la violenza psicologica e la manipolazione, allo scopo di operare una ingegneria sociale, volta a stravolgere l’essere umano del futuro, corrompendone dalle fondamenta l’integrità biologica, affinché sia più vulnerabile, quindi maggiormente controllabile e condizionabile.
L’IDEOLOGIA DI GENERE “LIBERALE” SI BASA SULL’ANTI-MASCOLINITÀ
L’ideologia di genere trae grande linfa dall’individuare una serie di obbiettivi antagonisti culturali ed ideologici, quali la mascolinità. Secondo il genderismo, gli uomini sono colpevoli di aver inventato I ruoli di genere, opprimendo le donne e imponendo agli uomini aspettative irrealistiche.
Così nel genderismo si cerca di colpevolizzare i ragazzi, affinché crescano credendo di essere colpevoli solo per il fatto di essere nati maschi, imponendo loro di compensare, limitando la propria mascolinità o addirittura adottando la femminilità.
Secondo l’ideologia del gender, l’identificazione come maschio tradizionale è dunque altamente deprecabile, derivando a loro dire da ciò, la misoginia e dal razzismo.
Di conseguenza, l’ideologia di genere porta all’evirazione tout-court dell’intera società, adatta a sfornare senza appello, generazioni di uomini condannati a non poter mai sviluppare la “spina dorsale” che madre natura aveva provveduto dar loro, divenendo materialmente incapaci di adempiere alle proprie responsabilità di mariti e padri, se non addirittura a quelle verso sé stessi.
Questa situazione colpisce non solo gli uomini, ma anche le donne e i bambini, condannati all’impossibilità di un solido fondamento familiare.
I genderisti auspicano dunque che i ragazzi crescano senza modelli maschili, confusi e impreparati ad affrontare la vita o a costruire una famiglia con successo.
Quando gli uomini non riescono ad adempiere alle loro responsabilità, I genderisti hanno dunque materiale da “vendere” come prove per convincere le donne che non hanno bisogno degli uomini nella loro vita e che possono crescere i bambini come genitori single, interrompendo quindi definitivamente il circolo virtuoso delle dinamiche sociali che portano alla riproduzione naturale. Questa ideologia ha dunque come primo scopo quello di annientare nell’immaginario popolare, l’idea di famiglia tradizionale composta da padre, madre e figli.
Sfortunatamente per I genderisti, gli effetti della genitorialità single sono già ben documentati dagli scienziati sociali, ed includono significativi incrementi nell’abbandono scolastico, nelle gravidanze adolescenziali, nell’abuso di droghe e nella criminalità. La maggior parte di questi effetti sarà determinante nell’influire irrimediabilmente sulla capacità dei bambini di formare in futuro relazioni di successo e famiglie proprie.
L’IDEOLOGIA DI GENERE “LIBERALE” CREA CONFUSIONE IN TUTTI I SETTORI DELLA VITA.
L’ideologia di genere crea confusione in quasi tutti i settori della vita. Partendo dal modo secondo tale pseudo-ideologia ritenga appropriato di rivolgersi alle persone. Secondo i loro schizofrenici modelli comunicativi, anche semplicemente scegliere il pronome appropriato per descrivere una persona diviene problematico, perché non si può presumere con certezza che qualcuno si identifichi con la propria condizione sessuale naturale.
In alcuni casi, l’uso dei pronomi “lui” e “lei” è considerato offensivo e può attualmente, addirittura mettere le persone a rischio di essere, in certi ambienti, emarginate, perdendo come conseguenza anche l’accesso ai propri mezzi di sussistenza. Gli stessi liberali sono vittime dello sgraziato e grottesco cortocircuito psicologico-semantico, che la malafede e l’incoerenza lapalissiane insite nel genderismo suscita ineluttabilmente. Memorabile la grottesca malagrazia della deputata di New York, Alexandria Ocasio-Cortez, la quale, confusa su come descrivere le donne, nel tentativo di non contraddire la follia genderista, si riferiva a loro come “persone con le mestruazioni”. Allo stesso modo, l’American Civil Liberties Union (ACLU) ha censurato senza esitazione il defunto giudice Ruth Bader Ginsburg solo per aver usato il termine “donne”.
L’IDEOLOGIA DI GENERE PROVOCA L’ESTRANIAMENTO TRA GENITORI E FIGLI
Le autorità “liberali” che hanno abbracciato il genderismo, affermano che le istituzioni dovrebbero poter “neutralizzare” la potestà genitoriale nell’ambito nella somministrazione di bloccanti della pubertà e nella chirurgia per il cambio di sesso per gli adolescenti già dai 16 anni, qualora gli ultimi rivendicassero tale volontà. Questo non solo sottopone i bambini all’ovvio e folle rischio di prendere decisioni permanenti di cui potrebbero molto facilmente pentirsi più avanti nella vita, ma provoca al contempo conflitti in famiglia di difficile soluzione, che possono portare ad un allontanamento irrimediabile tra genitori e figli. L’identità sessuale, che è quanto di più ovvio e chiaro per sua stessa natura, è diventata un argomento ritenuto controverso, e molte famiglie scelgono deliberatamente di evitare l’argomento per evitare conflitti, lasciando il compito alle scuole, che sono già infiltrate da queste ideologie aberranti, ed hanno così campo libero per “avvelenare i pozzi” delle menti più giovani.
L’IDEOLOGIA DI GENERE EMARGINA LE DONNE BIOLOGICHE
Quando i liberali affermano che i maschi biologici possono identificarsi come donne e partecipare ad attività che non gli competono come gli sport femminili, le donne biologiche subiscono una defraudazione nel proprio territorio.
I maschi biologici o I Transgender, nascono con capacità fisiche ben maggiori rispetto alle donne biologiche. Lo stesso fenomeno si verifica ovviamente nella maggior parte degli animali. Tuttavia, contro ogni apparente buon senso, i genderisti sostengono che la terapia ormonale livellerebbe il gap riducendo il testosterone e sopprimendo in todo le caratteristiche maschili.
Tuttavia, la terapia ormonale non può ridurre a sufficienza gli attributi fisici degli uomini come il volume muscolare e polmonare maggiori, per non parlare delle ossa e dell’altezza, che sono tutti vantaggi determinanti in pressoché ogni attività sportiva esclusi gli scacchi.
Persino la scienza ha determinato che lo Sport aiuti ad aumentare la fiducia in sé e la disciplina, e che aiuti i giovani a sviluppare abilità interpersonali, capacità di leadership ed incoraggi la partecipazione della famiglia.
Nel corso della storia, lo Sport è stato visto come una risorsa certa non solo per il perfezionamento atletico e psicofisico, ma anche come strumento per immergere con efficacia i giovani nelle responsabilità che derivano dal far parte di un gruppo, dunque di una società. Tale formazione viene assimilata particolarmente bene, se dispensata proprio attraverso lo Sport, dove abbiamo una convergenza di dinamiche quali il divertimento, la competizione, l’amicizia, la coesione e la complicità col gruppo. Tutte queste dinamiche sono altamente stimolanti, formative e coinvolgenti, dando al giovane l’impressione di ottenere risultati e ricompense in proporzione alla propria capacità ed attitudine nel seguire un certo modello che prevede zelo, costanza, dedizione, lealtà verso il proprio gruppo e abnegazione e questo si riverbera immancabilmente, in maniera positiva, nelle relazioni tra i membri della famiglia e quindi nella comunità. Molti giovani, devono allo Sport la bussola iniziale, che ha permesso loro di trovare e comprendere la propria dimensione individuale, non limitatamente all’attività sportiva. Proprio per questo, viene da chiedersi se lo Sport sia l’ennesimo perverso obiettivo da boicottare per questa nuova sotto-cultura disgraziata e snaturata, che si è prefissa di scardinare tutto ciò che sia armonioso, salutare e coerente per natura, solo per il fatto di esserlo.
L’ideologia di genere ha dunque effetti innegabilmente devastanti in ogni aspetto della vita, perché è un’ideologia che vuole imporsi su tutto ciò che abbia un peso, con lo scopo unicamente di mettervi fine, di snaturarlo o sostituirlo con altro. Praticamente I genderisti si sentono I contemporanei geni incompresi che d’un tratto hanno capito, solo loro, che pressoché tutto ciò che è sempre stato è sbagliato e che vada invertito a qualsiasi costo e pressoché con qualsiasi mezzo. Alla faccia dei “libertari”.